Svincolo e Corte dei Conti, la maggioranza: «La Di Pasquale si dimetta»

TERAMO – “I cittadini stiano tranquilli, non pagheranno nulla perché sullo svincolo del Lotto Zero della Gammarana non si prefigura nessun danno erariale”. Il sindaco Maurizio Brucchi replica così alle accuse della minoranza dopo la terza bocciatura arrivata dal Tar sui lavori. Al centro dell’attenzione c’è la forte discussione, che ha animato anche la riunione di maggioranza di ieri sera, sull’iniziativa del consigliere comunale del Pd, Manola Di Pasquale che, nel suo ruolo e in quello di presidente della Commissione comunale di vigilanza, aveva chiesto e ottenuto, nel novembre scorso, l’invio alla magistratura contabile della relazione sullo stop dei lavori e si accinge a fare altrettanto con la nuova pronuncia del Tar. Mentre il sindaco ‘bolla’ con un «Manola Di Pasquale confonde il ruolo di avvocato con quello di consigliere comunale e fa solo strumentalizzazione politica come tutto il centrosinistra», più dura è oggi la presa di posizione dei gruppi consiliari del Pdl, della Lista civica e dell’Udc che ne chiedono le dimissioni da presidente della Commissione. «Utilizza il proprio ruolo e la Commissione per personali strumentalizzazioni politiche di basso profilo – è scritto nella nota delle tre forze politiche di maggioranza -. La scelta arbitraria di inviare alla Corte dei Conti la relazione sullo svincolo del Lotto Zero in qualità di Presidente, nonostante il parere contrario della maggioranza dei componenti della Commissione, dimostra come la Di Pasquale non abbia le qualità per ricoprire il ruolo di garanzia che un Presidente di Commissione dovrebbe avere. La invitiamo a compiere un gesto di responsabilità rassegnando le dimissioni». Il sindco Brucchi è convinto che la nuova iniziativa dell’opposizione «cadrà così come è stato archiviato il parere dell’Autorità per la Concorrenza sulla Teramo Ambiente.  Il centrosinistra si è dichiarato contro i Pisu, contro il nuovo Teatro, contro il Lotto Zero e contro la bretella di collegamento con l’università. La politica dei no perseguita dal centrosinistra contraria a ogni tipo di sviluppo – prosegue ancora Brucchi – è il solo ostacolo allo sviluppo della città». Il consigliere Di Pasquale, da parte sua, andrà avanti sulla strada della Corte dei conti: dopo la prima relazione, inoltrata dal segretario comunale il 30 novembre 2010, il Pd è deciso a sottoporre alla valutazione dell’organo di giustizia contabile anche un ‘aggiornamento’ che contiene il nuovo pronunciamento nel merito del Tar. Per i consiglieri di maggioranza questo atteggiamento costituisce un “abuso”; al contrario, la Di Pasquale lo rivendica come un "diritto" ed è decisa a ribadire il ruolo d’impulso di una commissione che non avrebbe senso se “piegata” alla sola volontà della maggioranza. Il sindaco ha poi fornito rassicurazioni sul rischio esondazione sollevato dalla minoranza, contraria alla realizzazione dello svincolo nei pressi del fiume. «Sull’area interessata dal progetto insistono case e attività commerciali – ha detto Brucchi – se è vero che sussiste un rischio idrogeologico avremmo dovuto sgomberare anche quelle. Così non è stato, non capisco dunque perché ricondurre solo il progetto della strada alla strumentalizzazione del rischio ambientale».